Ramadan 2017 Qualche consiglio per viverlo senza sorprese

 

Anche quest’anno ci siamo, è arrivato il periodo del Ramdan. E’ la festività religiosa più importante dell’anno e se siete in un paese arabo dovete considerare una serie di cambiamenti notevoli alla quotidianità. Jeddah naturalmente non fa eccezione, anzi come già detto tutta l’Arabia Saudita sente la festa in modo particolare.

Di seguito qualche consiglio per chi si trova a viverlo da non musulmano in una città dove la Mecca non dista più di 150km…..

Regole generali

Ricordate che durante il Ramadan non è consentito ne mangiare ne bere dall’alba al tramonto, fatta eccezione per l’Iftar, il momento della sera in cui è consenito cibarsi, ne parliamo tra un po’. In virtù di questo divieto può essere considerato reato, o è comunque di cattivissimo gusto e maleducazione, esporre in pubblico acqua o cibo, se li avete con voi mettetili in borsa o nello zaino. In ufficio, per strada od ovunque voi siate, assicuratevi di non mangiare e non bere davanti ad altre persone, se siete in un luogo chiuso, domandate sempre se le persone intorno a voi digiunano o meno.

Cambiano gli orari delle preghiere, per cui consultate sempre le app per sapere i nuovi orari e pianificare i vostri spostamenti e riunioni di lavoro.

Procuratevi cibo e acqua nei momenti in cui è possibile. Molto spesso nei luoghi di lavoro le vending machines vengono svuotate, andate nei supermercati quando sono aperti e fate scorta di bottigliette d’acqua e cibo non deperibile da lasciare nella vostra stanza d’albergo e portare con voi.

Le persone sono più stanche ed irrascibili, bisogna stare un po’ più attenti quando si va in giro e sul posto di lavoro, serve più pazienza e rispetto di quanto non se ne debba usare di solito.

Le regole di abbigliamento e di comportamento vengono fatte rispettare con maggiore attenzione, per fare un esempio, benchè siate in partenza è possibile che non vi facciano imbarcare sull’aereo con le maniche corte o i bermuda.

Se potete uscite la sera, andate ad Al Balad o a Thalia Street, le persone dopo aver mangiato fanno festa, c’è molta allegria e tantissima gente in giro, culturalmente è un’esperienza interessante. Ma siccome nessuno di noi è a Jeddah per turismo prendiamo in considerazione le cose più importanti….

Ramadan e vita lavorativa

La giornata lavorativa durante il Ramadan si riduce notevolmente, di solito i Sauditi lavorano dalle 10 del mattino alle 16, poi tornano a casa ed aspettano l’ora in cui è possible alimentarsi. Anche se sono presenti in ufficio, i vostri referenti arabi saranno piuttosto stanchi e provati dal digiuno, per cui è sempre bene chiedere se le persone coinvolte vogliono effettivamente prendere parte al meeting che avete pianificato o se sono disponibili a vedere insieme un documento o altro. Possono rifutarsi anche se la cosa era stata pianificata da tempo, è un loro diritto in questo periodo dell’anno, fa parte degli usi e dei costumi locali per cui se dovesse succedere non prendetevela a male.

Cibo e bevande

Assicuratevi di avere un albergo che serva la colazione anche durante il Ramadan, spesso i grandi alberghi (Marriot, Hilton, Intercontinental, Le Meridien….) la offrono, unico difetto è che dovrete mangiare dietro un paravento. Durante la colazione vi conviene farvi un panino o qualcos’altro da mangiare a pranzo. Ricordatevi che i negozi, i bar e i ristoranti saranno chiusi. In alternativa per questo mese optate per un residence, disporre di una cucina renderà le cose nettamente più facili.

L’Iftar

Si tratta dell’ora in cui gli osservanti possono rompere il digiuno, l’orario esatto dipende dall’ora del tramonto e per celebrare questo momento vengono organizzati dei bellissimi buffet, dove vengono servite prelibatezze della cucina araba e non solo. Tutti i grandi alberghi lo organizzano, spesso a prezzo fisso e vale davvero la pena andraci. Rispetto ai risotranti e ai locali normali, offrono più scelta e più qualità. L’esperienza resta comunque inalterata poichè molti cittadini di Jeddah scelgono proprio questi grandi alberghi per recarsi con le loro famiglie. Personalmente vi consiglio quello del Le Merdien.

 

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